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Piattaforma di Sviluppo
Considerata l’ampiezza del campo di applicazione del progetto si vuole considerare la possibilità di rendere facilmente estendibile il sistema. Verrà scelto un sistema PaaS come supporto ai servizi cloud mentre per la realizzazione della parte client verrà prediletta la creazione di app per sistemi mobili (prediligendo il reparto tablet). IBM Bluemix fungerà da gestore dei servizi online mentre, in base all’analisi riportata a fine documento, Android Studio sosterrà lo sviluppo delle applicazioni. Lo sviluppo su piattaforme iOS tramite XCode è escluso a priori poichè richiederebbe, oltre ad un abbonamento a pagamento per sviluppatori Apple, di lavorare su macchina virtuale per i membri dei team sprovvisti di un sistema OS X.
Android Studio è lo strumento messo a disposizione direttamente da Google per gli sviluppatori della sua piattaforma mobile. È nato in sostituzione di Eclipse ADT e permette una scrittura del codice veloce e fortemente assistita. Dato l’ obiettivo cardine di usare Bluemix nel progetto, si potrebbe adoperare una soluzione di compilazione del codice tramite Eclipse in aggiunta di ADT (alla vecchia maniera, insomma) e del plugin per la piattaforma IBM. In ogni caso verificata la loro compatibilità. Il rischio, però, è quello di rimaner tagliati fuori da alcune nuove funzionalità del sistema, non implementabili se non mediante l’ uso di Android Studio. Anche documentazione e guide ufficiali risultano scritte solo per Android Studio e CLI.
PRO
- Codice compilato nativamente per Android;
- IDE semplice da usare e scrittura del codice fortemente assistita;
- E’ possibile usare le librerie JAVA native di Bluemix
CONTRO
- Chiunque abbia un dispositivo non Android non può accedere al software, che risulta difficilmente portabile per le altre piattaforme. Rimane escluso il tablet più performante in mercato, l’iPad, e tutto il mondo Desktop.
Appcelerator è un’ azienda di Santa Clara, CA. Il suo obiettivo è quello di accelerare lo sviluppo multipiattaforma del software, permettendo agli sviluppatori di scrivere una volta e usare lo stesso codice compilandolo per più dispositivi target. Il framework Titanium, inoltre, è open-source. Esso permette la scrittura di software per le maggiori piattaforme di oggi, quali iOS, Android, BlackBerry OS e Tizen, il tutto da semplice codice JavaScript. Nonostante si possa pensare ad un calo delle prestazioni dovuto al codice multipiattaforma,al Febbraio 2013 circa il 10% dei dispositivi mondiali eseguiva applicazioni prodotte tramite Titanium. Appcelerator, inoltre, ha messo a disposizione Alloy, un framework secondo paradigma MVC per Titanium. Il tutto è licenziato tramite Apache-license. Appcelerator mette a disposizione dei suoi developer il suo IDE, Titanium Studio, basato su Eclipse, che assiste la scrittura del codice secondo le API fornite dal framework
PRO
- Lo sviluppo è parallelo per iOS, Android e Tiezen senza la necessita di curare i dettagli dei singoli sistemi operativi, compresa compilazione e differenziazione delle API.
CONTRO
- E’ necessario un account Appcelerator per ogni installazione del programma.
- E’ possibile usare Bluemix ma non è nativamente supportato (Questo risulta l’unico progetto che permette la comunicazione fra le due piattaforme https://github.com/aaronksaunders/tiConnectSampleApp)
- L’SDK iOS è disponibile solo per OS X.